A ispirare questo titolo, apparso sul Daily Telegraph Magazine, fu Brian May. Descritto nel testo come un esempio cui i giovani avrebbero dovuto rifarsi, in quanti sì alfiere di una nuova forma musicale, ma al tempo stesso intelligentemente lontano dagli eccessi e dalle stranezze di tanti colleghi, il chitarrista della band è colui che ha apportato il contributo più determinante a “Sheer Heart Attack” terza avventura a 33 giri dei Queen.
Verso al fine di maggio del 1974, durante il tour americano assieme ai Mott The Hoople e agli Aerosmith, May cominciò a lamentare dei frequenti dolori a un braccio. Il suo stato di salute peggiorò in pochi giorni e non gli restò che far ritorno in Inghilterra per le cure del caso. La diagnosi non fu incoraggiante.
Ad assalire il chitarrista con tanto vigore era un’epatite, un male che avrebbe richiesto dei tempi di cura (e una completa guarigione era addirittura in discussione) piuttosto lunghi. La situazione sembrò addirittura precipitare, quando lui stesso suggerì ai compagni di sostituirlo in seno alla band.
Ovviamente i tre finsero di non sentire e fortunatamente, seppur con molta pazienza, tutto si risolse per il meglio. Brian si riprese totalmente, nonostante un’ulcera gli avesse creato altri fastidi mentre stava guarendo dall’epatite.
Nei giorni trascorsi in convalescenza aveva avuto modo di iniziare a lavorare per il terzo album, mentre Mercury, Taylor e Deacon erano andati avanti con le prove in studio. I tre si preoccuparono di lasciare spazio per la chitarra nei brani che si stavano prendendo forma, cosicché May avrebbe potuto sovra incidere successivamente le sue parti.
Seppur vagamente macchinosi, l’espediente funzionò e “Sheer Heart Attack” venne completato. Quale “apripista” fu pubblicato, l’11 ottobre 1974, il singolo che, con uno spirito totalmente innovativo, conteneva due “lati A”: “Killer Queen” e “Flick Of The Wrist”.
I due brani erano entrambi estremamente efficaci e il primo ottenne un apprezzamento tale da farlo schizzare in testa alla classifica ufficiale della Bbc. Nonostante la stupida reazione dei nostri, era solo un “aperitivo” di quanto sarebbe successo in meno due mesi. Più del secondo posto raggiunto nelle chart inglesi, o del dodicesimo negli Stati Uniti, va infatti sottolineato il sesto piazzamento portato a casa in Olanda.
I Queen, in sostanza, crearono in quei mesi l’immagine per cui vengono ricordati ancora oggi.
Brighton Rock
Killer Queen
Tenement Funster
Flick of the Wrist
Lily of the Valley
Now I’m Here
In The Lap of the Gods
Stone Cold Crazy
Dear Friends
Misfire
Bring Back That Leroy Brown
She Makes Me (Stormtrooper In Stilettoes)
In The Lap of the Gods… Revisited