Archivio per Whitesnake

WHITESNAKE – 1987

Posted in Whitesnake with tags , , on 16 Maggio 2009 by blackout87

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La grande rivoluzione del 1987 vede Coverdale riassemblare il Serpente Bianco intorno a John Sykes, con l’obiettivo dichiarato (e centrato) di conquistare il mercato americano. L’album è, nel suo genere, ottimo,ma ha il difetto di essere costruito a tavolino, con il chiaro compito di ottenere il massimo airplay. I vecchi Whitesnake, con il loro caldissimo hard blues, non esistono più, sostituiti da una macchina da soldi eccellente ma, agli occhi dei vecchi fan, più fredda.

Degne di nota la potente “Still Of The Night”, credo il brano migliore dell’album.”Bad Boys” è un perfetto rock ‘n’ roll con una convincente doppia cassa, novità assoluta per i Whitesnake.”Children Of The Night”, altra canzone singolare, è guidata da una batteria e una chitarra eccezionali di cui è impossibile stancarsi.

Con “Looking For Love” il gruppo sembra prendersi una pausa,infatti sa molto di brano di atmosfera. Seguita dalla ballata “Is This Love”, ricca di sensualità.

Crying In The Rain” e “Here I Go Again”:sono canzoni estrapolate dall’album “Saint‘N’Sinners”. In esse, il suono della chitarra di Sykes e la prestazione vocale di Coverdale le rendono veramente entusiasmanti. Ottenendo un risultato degno del genere Heavy.

Mentre la divertente “Straight For The Heart” e la melodica “Don’ t Turn Away” si mantengono su livelli standard. L’album si chiude degnamente con la splendida “You’re Gonna Break My Heart Again” regalando quindi ai fan un album degno di essere ricordato tutt’oggi.

WHITESNAKE – COME AN’ GET IT

Posted in Whitesnake with tags , , on 1 Maggio 2009 by blackout87

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Da molti considerato l’album “definitivo” della formazione classica della band, “Come An’ Get It” è un robusto episodio hard rock, che ha i suoi punti di forza soprattutto nella cadenzata title – track, nella tirata “Don’t Break My Heart Again”, nella malinconica “Lonely Nights” e nel rock ’n’ roll sguaiato di “Wine Women And Songs”. I testi di Coverdale sono sempre incentrati sul sesso ma nella “calda” interpretazione del cantante riescono sempre convincenti. Secondo me, ancora una volta la prova della band è eccellente!!!

 

Come An’ Get It

Hot Stuff

Don’t Break My Heart Again

Lonely Days, Lonely Nights

Wine, Women An’ Song

Child of Babylon

Would I Lie to You

Girl

Hit An’ Run

Till the Day I Die

WHITESNAKE – LOVE HUNTER 1979

Posted in Whitesnake with tags , , on 30 aprile 2009 by blackout87

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Il sound dei Whitesnake è più diretto e meno basato sulle individualità solistiche rispetto a quello dei Purple, ma non per questo è meno fascinoso. Coverdale è il leader ma gli altri, pur mettendosi essenzialmente al servizio della band fanno da protagonisti. “Love Hunter” è un disco di valore assoluto, delizioso fin dall’intenso pezzo di apertura, “Long Way From Home“, che dimostra subito la classe dei sei musicisti in questione. Il resto si mantiene su questi livelli, con un caldissimo hard blues che a tratti si stempera deliziosamente in un feeling quasi jazz. Al momento di andare in tour il buon Dowle sarà sostituito dal leggendario Ian Paice.

  • Long way from home
  • Walking in the shadow of the blues
  • Help me thro’ the day
  • Medicine man
  • You ‘n’ me
  • Mean business
  • Love hunter
  • Outlaw
  • Rock ‘n’ roll women
  • We wish you well
  • Belgian Tom’s hatrick
  • Love to keep you warm
  • Ain’t no love in the heart of the city
  • Trouble

WHITESNAKE

Posted in Whitesnake with tags , , on 25 aprile 2009 by blackout87

whitesnake

I Whitesnake ,una delle band hard rock, che si aggiudica a mio parere un posto molto in alto a livello musicale ed emozionale, nacque ad opera di David Coverdale.

David Coverdale iniziò la sua carriera con i Deep Purple. Successivamente lasciò il gruppo, con le idee molto chiare per intraprendere una carriera solista. Egli è stato per anni il simbolo del perfetto frontman: tutto capelli, fisico, voce e sesso, con canzoni che si tramutano in una continua allegoria sensuale e che parte dalle corde vocali per estendersi a tutto il corpo.

Probabilmente Coverdale è stato l’oggetto erotico rock più imitato e desiderato di sempre!!!

Il cammino musicale dei Whitesnake inizia con l’album “Trouble” e prosegue con “Love Hunter“, l’album nel quale una ragazza nuda cavalca un serpente.

In tre anni di attività Coverdale era riuscito a creare una formazione che racchiudeva gli ex componenti del precedente gruppo: Jon Lord e Ian Paice, tastierista e batterista dei Purple. Così quando esce l’album “Ready An’Willing” la critica commenta sulla ritrovata armonia dei musicisti.

Ma gli obiettivi di Coverdale sono altri: egli infatti vuole realizzare un disco perfetto che gli permette di vivere di luce propria e di uscire dall’ombra della band che lo ha lanciato.

La carriera dei Whitesnake prosegue con sempre maggiori fortune, dischi validi e un successo crescente. Arriva persino una svolta di immagine e con un suono più adatto alle radio americane, con dischi che mantengono intatto il tradizionale colore blues, ma che a livello di scrittura di canzoni mostrano una certa forzatura alla ricerca del singolo.

In ogni caso, in questa giostra di cambi di formazione, di concerti da record, di festival, i Whitesnake sforano comunque lavori di qualità, tra cui vale assolutamente la pena di citare: “Slide Of The In” e lo scintillante “Slip Of The Tongue“, con uno straordinario Steve Vai alla chitarra.

All’inizio degli anni Novanta la loro avventura ha una brusca frenata, motivata dall’ambizione soliste dei componenti. E’ solo nel 1997 che il gruppo torna con “Restless Heart” e poi con un magnifico disco acustico “Starkes In Toyko“, dove vengono anche rivisitati alcuni dei successi del gruppo.

In mezzo a questi successi c’è anche la parentesi del progetto Coverdale/Page che ha permesso al cantante di coronare il sogno di dividere il palco con l’ex chitarrista dei Led Zeppelin.