La grande rivoluzione del 1987 vede Coverdale riassemblare il Serpente Bianco intorno a John Sykes, con l’obiettivo dichiarato (e centrato) di conquistare il mercato americano. L’album è, nel suo genere, ottimo,ma ha il difetto di essere costruito a tavolino, con il chiaro compito di ottenere il massimo airplay. I vecchi Whitesnake, con il loro caldissimo hard blues, non esistono più, sostituiti da una macchina da soldi eccellente ma, agli occhi dei vecchi fan, più fredda.
Degne di nota la potente “Still Of The Night”, credo il brano migliore dell’album.”Bad Boys” è un perfetto rock ‘n’ roll con una convincente doppia cassa, novità assoluta per i Whitesnake.”Children Of The Night”, altra canzone singolare, è guidata da una batteria e una chitarra eccezionali di cui è impossibile stancarsi.
Con “Looking For Love” il gruppo sembra prendersi una pausa,infatti sa molto di brano di atmosfera. Seguita dalla ballata “Is This Love”, ricca di sensualità.
“Crying In The Rain” e “Here I Go Again”:sono canzoni estrapolate dall’album “Saint‘N’Sinners”. In esse, il suono della chitarra di Sykes e la prestazione vocale di Coverdale le rendono veramente entusiasmanti. Ottenendo un risultato degno del genere Heavy.
Mentre la divertente “Straight For The Heart” e la melodica “Don’ t Turn Away” si mantengono su livelli standard. L’album si chiude degnamente con la splendida “You’re Gonna Break My Heart Again” regalando quindi ai fan un album degno di essere ricordato tutt’oggi.